Pochi giorni fa ANAAO-ASSOMED ha pubblicato un report interessante sui flussi per confronto del personale medico (escluso gli specializzandi) tra il 2010 ed il 2017 nel pubblico e nel privato accreditato. Viene riportato anche il numero per anno delle strutture pubbliche e private accreditate e dei relativi posti letto.
Le fonti dei dati sono stati il Ministero della Salute (Annuario Statistico – personale del sistema sanitario italiano), l’ISTAT (personale sanitario), il MIUR, la FNOMCEO, l’ARAN, l’ENPAM, l’AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata). Sono state escluse dallo studio le case di riposo per anziani, gli studi odontoiatrici associati, i centri di medicina, i laboratori analisi, i centri diagnostici radiologici. Sono stati presi in considerazione i medici ospedalieri ed universitari operanti negli oltre 540 ospedali italiani e i medici operanti in circa 560 strutture private con posti letto e presenza di medici specialisti e di guardia al loro interno. Di queste case di cura, 529 sono accreditate con il SSN e 31 non accreditate.
Tab 1 Tipologie di Personale Medico nell’anno 2010 e 2017 e confronto
Nel 2010, l’assistenza ospedaliera si è avvalsa di 1.165 Istituti di cura, di cui il 54% pubblici ed il rimanente 46% privati accreditati. Il 68% delle strutture pubbliche era costituito da Ospedali direttamente gestiti dalle Aziende Sanitarie Locali, il 10% da Aziende Ospedaliere, ed il restante 22% dalle altre tipologie di ospedali pubblici.
Il SSN disponeva di 244.310 posti letto per degenza ordinaria (acuti e post-acuti), di cui il 71.8% (175.417 posti letto) erano in carico al pubblico ed il 28.2% (68.893 posti letto) al privato di cui il 21% nelle strutture private accreditate, 21.761 posti per day hospital, quasi totalmente pubblici (91%) e di 8.230 posti per day surgery in grande prevalenza pubblici (80%). A livello nazionale erano disponibili 4,1 posti letto ogni 1.000 abitanti, in particolare i posti letto dedicati all’attività per acuti erano 3,5 ogni 1.000 abitanti.
Nel 2017, il numero degli Istituti di cura è risultato essere in calo (1.000), con una modifica della distribuzione totale: gli Istituti di cura Pubblici (Aziende Sanitarie locali, Aziende Ospedaliere ed altre tipologie di Ospedali Pubblici) rappresentavano il 51.8% mentre le strutture private accreditate il 48.2%. La Regione con il maggior numero di strutture private accreditate risultava essere il Lazio con 124 cliniche private, seguita dalla Lombardia con 72 strutture, quindi Sicilia e Campania con 58 strutture private. Il SSN disponeva di 211.593 mila posti letto per degenza ordinaria (acuti e post-acuti) di cui il 69.5% (147.035 posti letto) era in carico al sistema sanitario pubblico mentre il 30.5% (64.558 posti letto) al privato di cui il 23,3% nelle strutture private accreditate, 13.050 posti per day hospital, quasi totalmente pubblici (89,4%) e di 8.515 posti per day surgery in grande prevalenza pubblici (78,2%). La Regione con il maggior numero di posti letto era la Lombardia con 8.384, seguita dal Lazio con 7.168, quindi dalla Campania con 5.347. A livello nazionale erano disponibili 147.035 posti letto per acuti con un rapporto di 2.93 posti letto ogni 1.000 abitanti e 64.558 posti letto per post-acuti con un rapporto di 0.57 posti letto per mille abitanti.
I dati mostrano una progressiva contrazione dei posti letto su scala nazionale, molto più evidente e rilevante sul numero di posti letto pubblici rispetto alla quota dei posti letto a gestione privata convenzionata: il taglio dei 32.717 posti totali in 7 anni riguardava prevalentemente il pubblico con 28.832 posti letto in meno rispetto al 2010 (-16.2%), rispetto ai 4.335 posti letto in meno del privato accreditato (-6.3%).
Per quel che concerne l’analisi della variazione numerica del personale medico, nell’anno 2010 risultavano 244.350 i medici in attività in Italia. Tra questi, 110.732 erano operanti presso le strutture pubbliche a tempo indeterminato, 7.192 a tempo determinato, 6.467 presso le Università, 33.789 presso le case di cura private, convenzionate e non al SSN, e strutture equiparate al pubblico; 17.007 erano i medici specialisti ambulatoriali, 11.564 quelli operanti nella continuità assistenziale (distribuiti in 2925 punti di guardia medica), 45.536 medici di medicina generale, 7.631 pediatri di libera scelta e 4.432 medici in centri di riabilitazione (distribuiti in 971 centri in Italia). (Fonte Ministero della Salute).
I suddetti dati sono stati comparati con quelli desunti da varie fonti per l’anno 2017. E’ emerso che dei 242.532 medici attivi (dati Eurostat e dell’Annuario Statistico 2017 del Ministero della Salute) 101.100 operano negli ospedali pubblici a tempo indeterminato e 7.700 a tempo determinato, 8.500 sono medici universitari (compresi tempi determinati),18.083 sono medici specialisti ambulatoriali, 11.688 medici operanti nei centri di continuità assistenziale, 43.731 medici di medicina generale (dati FIMMG), 7.590 pediatri di libera scelta, e 5.140 medici operanti nelle strutture riabilitative. Abbiamo, infine, desunto i numeri dei medici operanti negli Istituti di Cura privati accreditati e non al SSN, registrando un valore stimato di 39.000 unità, (annuario statistico ministero della salute 2017).
Tabella 2. Confronto tra anno 2010 e 2017 riguardo il numero di Istituti di Cura in Italia suddivisi in Pubblici e Privati Accreditati
Considerazioni e domande.
Negli ultimi anni si registra un progressivo calo del numero degli Istituti di Cura in generale e del numero di posti letto con una diversa redistribuzione percentuale tra Istituti Pubblici e Privati accreditati; è evidente il calo del numero dei medici nelle strutture pubbliche (- 9.5%), e l’aumento nel settore privato (+15%).
Su questo trend bisogna interrogarsi. Stiamo assistendo ad una preferenza dei giovani medici verso il privato accreditato ? E se cosí é, come mai ció si verifica ? E’ dovuto ciò anche o forse sopratutto alle politiche di risparmio, mancati incentivi e scarse assunzioni che il pubblico ha adottato in questi anni ? Abbiamo giá parlato pochi post fa di fuga dei medici dagli ospedali pubblici. Il pubblico non é piú attrattivo come una volta ? La sanitá privata stá diventando sempre piú attrattiva rispetto alla sanitá pubblica? E cosa succederá nella sanitá pubblica se circa 53.000 medici entro il 2025 raggiungendo il traguardo del pensionamento andranno a riposo, piú che meritato ? Certo tutti i dati indicano che la sanitá privata convenzionata stá diventando sempre piú concorrenziale, a seconda peró delle Regioni che interpretano il ruolo del privato accreditato in modo molto diverso tra Regione e Regione. Una cosa é certa. Queste fotografie, che sono sempre benvenute, servono a capire cosa sta succedendo e a porre questi e altri interrogativi. Ma servono sopratutto a chi amministra la cosa pubblica.