si consiglia di ascoltare durante la lettura:
www.youtube.com/watch?v=OPlK5HwFxcw
Il virus ha invaso il pianeta. Arma letale e sottile, quasi fosse aliena extraterrestre, é congegnata per minacciare e distruggere ovunque la nostra specie. Ci sentiamo inermi e siamo colmi d’ansia. Possiamo solo evitare contatti tra individui, perché il contagio é facilissimo. Dobbiamo rinchiuderci in casa e evitare anche contatti in casa. E in ospedale a lavoro dobbiamo proteggerci da chi vogliamo proteggere.
E la Natura ci sorride.
Le piazze sono deserte e la gente va in giro con la mascherina solo per procacciarsi da mangiare o per qualche pillola o sciroppo da comprare in farmacia sapendo che al virus fará un baffo o per andare a lavoro quello ritenuto indispensabile come il nostro di personale sanitario o per andare a cercare un posto per ricoverarsi in ospedale ammesso che ce ne sia uno disponibile.
E la Natura ci sorride.
Radio, TV e media sono ormai bollettini di guerra e non si parla d’altro. Questo virus ha contagiato i nostri corpi e ancor piú la nostra mente collettiva.
Sembra quasi surreale. Siamo in un film di fantascienza. Barricati in casa, ma consapevoli che in molti di noi, forse tutti, il virus sta incubando e se siamo fortunati non ci piomba addosso la famosa polmonite interstiziale ma solo una forma influenzale benigna, come ne abbiamo avute tante in passato e come ora ci auguriamo di averne tante in futuro.
E la Natura ci sorride.
E cosí scopriamo di essere una comunitá. E che infermiere e infermieri, personale sanitario di ogni genere, medici sono degli eroi nazionali. In momenti come questi tutti ce ne rendiamo maggiormente conto.
Che essere sei uomo se per apprezzare qualcosa davvero ti deve mancare ? Come alcuni tuoi beni preziosi conquistati in ere di millenni, come la salute e la libertá da tante minacce.
E la Natura ci sorride.
Questo virus ci tiene sotto scacco. E ci ha fermati forse per farci riflettere.
E allora riflettiamo. Se ci guardiamo attorno in questi giorni, vediamo che il mondo degli umani sembra essersi fermato ovunque, mentre le altre specie animali e vegetali non si fermano e si mostrano e sono incuranti del virus. Gli uccelli volteggiano liberi nel cielo azzurro o con le nuvole. I pesci sguazzano felici nelle loro acque. I fiori sbocciano nei loro mille colori di primavera e offrono le loro grazie agli insetti eccitati.
La natura sembra festeggiare ovunque mentre noi umani soffriamo. Forse é il caso di chiederci il perché. Noi umani abbiamo rotto qualche patto e Lei in qualche modo ci punisce incurante e incessante, sorridendoci piú grande di noi ?
E’ una visione forzatamente olistica, finalistica e integralista ? Puó darsi. Sono tanti i dubbi che ci assalgono ora, mentre la natura ci sorride, come Monna Lisa.
Per dovere di cronaca rivolgiamoci qui ad un interessante articolo di Sandro Modeo su CORSERA dal titolo “Dai pipistrelli all’Uomo: alle origini del coronavirus” in cui si cita il libro di David Quammen, Spillover (riferito al «salto di specie» degli agenti patogeni dall’animale all’uomo) col pipistrello nero in copertina sinonimo di morte, in cui il saggista scientifico nel 2012 si chiede se the Next Big One, la prossima grande epidemia attesa dagli esperti, sarà causata da un virus e se comparirà «in un mercato cittadino della Cina meridionale». L’ipotesi era scientifica o comunque razionale. L’uomo, per suo intemperanza, rompe l’equilibrio col pipistrello, il virus dal pipistrello salta e attacca la nostra specie in un abbraccio invisibile e mortale.
E la Natura continua a sorriderci in questa strana primavera 2020 d.C. che inciderá il disco della nostra storia per cui non saremo piú quelli che eravamo.