Era un impegno che avevamo preso fin dall’inizio della pandemia nel nostro Paese : studiare l’impatto del coronavirus sulle attivitá delle nostre chirurgie vascolari. Ne avevamo subito parlato, confrontandoci da remoto con i nostri Referenti Regionali, per avere un supporto da parte loro che non é mancato, e per questo li ringraziamo tutti. Ci siamo confrontati in un webinar molto partecipato il 7 maggio scorso, le cui relazioni sono pubblicate nel nostro sito al link /covid-e-sicve/ e un altro webinar si terrá dopo la pausa estiva, di cui daremo notizia. Fondamentale si é dimostrata la raccolta dati tramite un Questionario i cui dati sono stati elaborati e vengono qui esposti settimana per settimana con relative curve e considerazioni finali in questo file, pubblicato sempre in sicve.futuretechlead.com.
SICVE-COVID Aggiornamento 5 luglio 2020
Lo sforzo e la dedizione che ogni centro di chirurgia vascolare partecipando ha offerto, in un periodo non facile e non di breve durata (ben 7 settimane dal 30 marzo al 17 maggio) , nel compilare e inviare il Questionario, é una chiara dimostrazione di quanto siamo capaci, se vogliamo, di organizzarci per osservare, studiare, analizzare e assieme rendere noto ció che succede nella pratica quotidiana anche in un periodo particolarmente critico nel quale un agente patogeno sconosciuto, invisibile e invincibile, colpendo alle spalle e cogliendo tutti di sorpresa, ha finito per sconvolgere e piegare in ginocchio, oltre il nostro, i sistemi sanitari di tutto il pianeta e l’umanitá intera.
Vale la pena leggere tutti i dati del file.
Qui di seguito riportiamo alcune Considerazioni conclusive, esplicitate da Antonio Freyrie che ha curato la raccolta e l’elaborazione dei dati del Questionario e che saranno oggetto di confronto nel prossimo webinar.
Delle 154 UO di Chirurgia Vascolare contattate per il monitoraggio, hanno risposto da un massimo di 100 ad un mimino di 76 Centri a seconda della settimana considerata.
Nella prima settimana di monitoraggio (30 marzo-5 aprile) i Pazienti Covid-19 ricoverati nelle terapie intensive/ rianimazioni italiane erano 3.981 (picco assoluto di tutta l’epidemia); di questi 2.828 nelle regioni del nord. Il 17 maggio i Pazienti ricoverati nelle terapie intensive/rianimazioni italiane erano 762.
Riduzione posti letto: In media, l’80% delle UO ha ridotto i posti letto per tutto il periodo. Nelle regioni del centro la media è stata maggiore (90%) e nelle regioni del sud e isole inferiore (70%). Il dato è stato sostanzialmente stabile per tutte le 7 settimane.
Riduzione sale operatorie in elezione: Tranne pochissime eccezioni (al massimo 5 UO), tutte le UO hanno subito una riduzione sostanziale della disponibilità di sale operatorie per interventi in elezione (interventi in Classe A).
Chiusura sale operatorie in elezione: La chiusura delle sale operatorie in elezione è stata riportata del 43% e dal 28% delle UO rispettivamente nella prima e nella settima settimana. La chiusura delle sale operatorie è stata più immediata e consistente nelle regioni del sud e isole rispetto alle regioni del nord già dalla prima settimana (56% vs 38%). Questo dato è interessante perché probabilmente gli ospedali del nord hanno ritardato il blocco completo delle attività in elezione rispetto agli ospedali del sud e isole.
Separazione percorsi Covid-non Covid: Anche questo è un dato interessante perché evidenzia un ritardo organizzativo, in particolare nelle regioni del nord, tenendo presente che l’emergenza sanitaria è stata Indetta il 31 gennaio 2020. Nella prima settimana solo il 79% degli ospedali aveva percorsi separati; nella settima settimana questa organizzazione era presente nell’88% degli ospedali. La maggiore efficienza viene riportata nelle regioni del centro con una media > del 90%.
Interventi in emergenza /urgenza: L’attività chirurgica in emergenza/urgenza è stata garantita per tutto il periodo preso in esame, con un totale di 2.505 interventi effettuati nelle 7 settimane e con una media di oltre 350 per settimana.
Interventi in Pazienti Covid+: Globalmente sono stati riportati 119 interventi su Pazienti Covid+. L’andamento dimostra una netta diminuzione nel corso delle settimane con 37 casi nella prima settimana, verso 4 casi nell’ultima settimana e con una netta prevalenza nelle UO del nord (nord 93 casi; centro 16 casi; sud e isole 10 casi).
Pazienti Covid + con ischemia acuta: Globalmente sono stati riportati 103 casi di Pazienti Covid+ con ischemia acuta L’andamento dimostra una netta diminuzione nel corso delle settimane con 42 casi nella prima settimana, verso 2 casi nell’ultima settimana e con una netta prevalenza nelle UO del nord (75% dei casi osservati).
Medici/Infermieri diventati Covid+: Globalmente sono stati riportati rispettivamente 38 e 70 medici e infermieri delle UO di Chirurgia Vascolare infettati con Covid-19. L’andamento dimostra una netta diminuzione nel corso delle settimane con 12 medici Covid+ nella prima settimana, verso 1 solo medico nell’ultima settimana.
Chirurghi Vascolari che hanno prestato servizio in reparti Covid+: Dato molto importante e che dà merito alla nostra categoria! Nella prima settimana di monitoraggio 90 chirurghi vascolari hanno prestato servizio in reparti Covid+. Questa numerosità resta sostanzialmente stabile nel corso delle prime 3 settimane con un progressivo calo nelle settimane successive motivato dalla riduzione dei casi Covid+ ricoverati.