di Gaetano Lanza
E ci voleva un articolo ben fatto di Repubblica sulla pagina di Parma, comparso anche nelle nostre News di sicve.it e dal titolo “all’ospedale Maggiore di Parma stampante 3D realizza un modello delle arterie dei pazienti ” per esporre cosí bene un concetto di cui parliamo e scriviamo da tempo.
Che stiamo vivendo anche a nostra poca consapevolezza la cosiddetta transizione digitale in sanitá, che non vuol dire solo cartella informatizzata o fascicolo sanitario elettronico e quant’altro, ma nel senso piú ampio della parola applicazioni delle nuove tecnologie del digitale sempre piú sorprendenti nel fare sanitá e produrre salute.
Per la veritá, abbiamo dedicato una Sessione apposita al Congresso Nazionale di Milano in cui abbiamo parlato anche di stampante 3D con una relazione di Enrico Marone e anche di altre applicazioni del digitale in chirurgia vascolare con altrettanto interessanti relazioni che la nostra Societá sta mettendo a fuoco, tanto da dedicare a questo settore un’Area Progettuale coordinata da Andrea Kahlberg.
L’articolo di Repubblica sottolinea come “la stampante sia stata acquisita grazie ai fondi del progetto di ricerca per il bando Giovani ricercatori, finanziato dal Ministero della Salute, di cui è coordinatore Paolo Perini della struttura complessa di Chirurgia vascolare dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma diretta da Antonio Freyrie” e che “lo studio è incentrato sull’utilizzo delle stampanti 3D come supporto alla terapia dell’arteriosclerosi in particolare a pazienti affetti da arteriopatia ostruttiva cronica periferica (Aocp). Il modello 3D ricrea con precisione l’arteria compromessa del paziente e consente di studiare e pianificare l’intervento chirurgico e prevenirne le complicanze”.
Ma ci piace qui evidenziare un altro importante concetto suggerito nell’ultima frase dell’articolo e precisamente quello di “offrire un prezioso strumento nella pratica clinica per una medicina sempre più personalizzata”.
La medicina sempre piú personalizzata e l’obiettivo dei prossimi decenni ed é sempre piú consentito dalla transizione digitale figlia della quarta rivoluzione industriale che é la risultante della connessione tra mondo fisico, digitale e biologico ed é in pratica la somma dei progressi in Intelligenza Artificiale (AI), robotica, Internet delle Cose (IoT), stampa 3D, ingegneria genetica, nanotecnologie, Telemedicina e ICT.
Non se ne parla mai abbastanza nella nostra comunitá.