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7 aprile, Giornata del Diritto Universale alla Salute

Post di Gaetano Lanza

“WHO’s number 1 goal, universal health coverage, is about ensuring that all people can access the health services they need, when they need them, right in the heart of the community, without experiencing financial hardship.”

Con questa frase l’OMS dichiara nel suo sito istituzionale il Diritto Universale alla Salute. E lo fa il 7 aprile, domenica, il giorno in cui pubblichiamo anche noi nel nostro sito ufficiale questo Post.

“La salute è un diritto umano ed è tempo che sia un diritto per tutti” – é la dichiarazione del Ministero della Salute pubblicata sul suo sito web in occasione della Giornata che si celebra in tutto il mondo, e aggiunge che – “milioni di persone non hanno ancora accesso all’assistenza sanitaria e altrettante sono costrette a scegliere tra assistenza sanitaria e altre spese quotidiane come cibo, vestiti e una casa”.

Altri slogan. “Copertura sanitaria universale: per tutti, ovunque. Universal health coverage: everyone, everywhere“.
In diversi Paesi questi slogan sono purtroppo vietati o non graditi ai Governi. Sono definiti destabilizzanti. Pensiamo solo al Venezuela di questi giorni. Al diritto alla salute in quel Paese che é anche diritto al cibo, ai vestiti, alla casa, alla corrente elettrica. Pensiamo ai Paesi del Terzo Mondo dove il diritto alla salute viene dopo quello al cibo, ai vestiti, alla casa, alla vita.

Per noi, italiani, il diritto alla salute é stata una conquista del secolo scorso e non fa’ piú neanche notizia. Come questo Post e questi slogan.

Eppure anche da noi ancora oggi c’é bisogno di dichiarare questo Diritto.

La Giornata mondiale della salute – aggiunge il Ministero – ha lo scopo di aiutare a capire meglio il  concetto di copertura sanitaria universale, quali servizi dovrebbero essere disponibili e dove.
L’obiettivo primario è quindi far comprendere alle persone che hanno libero accesso a cure sanitarie di qualità come vivano le persone che non ne hanno la possibilità e promuovere un accesso equo all’assistenza sanitaria, ovunque. Gli operatori sanitari avranno un ruolo importante nella campagna, dovranno infatti supportare i decisori politici a riconoscere ciò di cui le persone hanno bisogno in termini di assistenza, in particolare a livello di cure primarie
.”

In realtá in Italia abbiamo i LEA che vuol dire Livelli Essenziali di Assistenza per tutti i cittadini. I LEA furono introdotti solo nel 1992, dal d.lgs. 30 dicembre 1992, e poi da ultimo definiti con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il 29 novembre 2001. Il Decreto prevede un aggiornamento dei LEA a cadenza annuale, a cura della Commissione Nazionale per l’aggiornamento dei LEA e la promozione dell’appropriatezza nel SSN. Tutte le Societá Scientifiche sono chiamate al Tavolo con il Ministero. Anche la SICVE fa la sua parte. Il nostro Presidente di persona si reca a Roma per sedersi a quel Tavolo.

Esiste un sito ufficiale Universal Health Coverage Data Portal sviluppato dall’OMS dal 2016, in cui é possibile visualizzare i dati sulla copertura sanitaria nel mondo.

L’High-level Meeting on Universal Health Coverage avrà luogo a settembre prossimo in occasione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

XXII CONGRESSO NAZIONALE SICVE

A.Roma Lifestyle Hotel, Roma , Via Giorgio Zoega, 59

20 – 22 Ottobre 2024